Ricordano ancora il momento in cui è arrivata la chiamata. Cinzia e Andrea, impiegati rispettivamente in un’azienda di generi alimentari e in un sindacato, erano in vacanza nell’estate del 2017 quando una telefonata ha comunicato loro che c’era un bambino da prendere in affido. «E dal 6 ottobre del 2017 è iniziata la nostra esperienza di affido residenziale – spiegano –. Un bambino di origini cinesi, con un’intelligenza vivacissima, intraprendenza e un carattere eccezionale». Un ragazzino che ha cambiato ritmi e stili di vita della famiglia. «L’inizio ovviamente non è stato semplice, ma si è abituato velocemente. Ed è bellissimo occuparsi di lui. Ha cambiato il nostro modo di vivere». La vivacità del ragazzino è contagiosa. «A scuola e nella vita è iper perfezionista, ha una grande voglia di imparare – spiega sorridendo la coppia – E a casa non manca di farci qualche scherzo: anche il senso dell’umorismo lo ha appreso molto in fretta».
Ma conviene fare anche un passo indietro e conoscere la «genesi» del percorso di affido. La coppia di Piove di Sacco ha preso spunto infatti da un’esperienza fatta dai loro genitori, che si conoscevano tra loro e avevano di fatto condiviso un… affido ante litteram, aiutando una bambina in difficoltà. Un qualcosa successo molti anni prima ma che è rimasto nella mente – e nel cuore – di Cinzia e Andrea. La storia, come spesso accade, si ripete: ora tocca a loro.